lunedì 2 settembre 2013

Dittico della fine della festa | I. Sogno

È davvero tutto qui?
Non c'è altro?
Vorrei sapere dov'è
il luogo segreto delle cose complete
piene rotonde vivide nitide squillanti,
e chi lo conosce,
e ci va di nascosto.
Magari tutti ne godono
e al ritorno fanno facce di pietra,
mentre cammino da solo
e giro scruto tento,
senza mai trovare il passaggio nascosto
e dietro la pietra mi commiserano e deridono.
Oppure no, nessuno lo sa
e stiamo tutti girando a vuoto,
la faccia non di pietra
ma maschera di terracotta
con fisso sorriso grottesco
- la mia è caduta e si è rotta senza che me ne accorgessi.
Oppure ancora - inorridisco -
vi va bene così:
portate a casa soddisfatti
un unico filo monocromatico,
che sbiadirà dipanandosi nel ricordo,
di tutta la trama caleidoscopica
delle cose che sarebbero potute essere
e non sono state.
Ma mentre vi perdo per strada,
o perdo la strada,
e mi lasciate indietro,
o corro avanti,
questa rete di infiniti colori mi abbraccia
e mi pesca dal grigio.
Così, issato nel sogno,
desidero non sbarcare mai più
dal vascello maledetto
dell'immaginazione.

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